E' probabilmente vero in linea di massima che nella storia del pensiero umano gli sviluppi più fruttuosi si verificano spesso ai punti d'interferenza tra due diverse linee di pensiero.
Queste linee possono avere le loro radici in parti assolutamente diverse della cultura umana, in tempi diversi e in ambienti culturali diversi o di diverse tradizioni religiose; perciò, se esse realmente s'incontrano, cioè, se vengono a trovarsi in rapporti sufficientemente stretti da dare origine a un'effettiva
interazione, si può allora sperare che possano seguirne nuovi e interessanti sviluppi.
WERNER HEISENBERG
Senso del Villaggio diffuso: Punti su cui costruire un progetto
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Bozza di progetto:
Perchè si rende necessaria la formalizzazione di qualcosa che già esiste?
Per riunire sotto un'unica identità ciò che lega gli attuali proprietari di terreni abitanti della zona:
la difesa e la tutela del territorio e il rispetto dei ruderi in esso insistenti, con particolare attenzione a mantenere quanto più possibile della vecchia costruzione nelle opere di restauro.
Alcuni proprietari si sono riuniti nel Comitato antincendio per controllare ed intervenire tempestivamente in caso d'incendio accanto ed in supporto alle istituzioni preposte, alcuni hanno costituito un gruppo "Paesaggio è futuro" così da limitare sia l'abusivismo edilizio che l'eccessiva facilità con cui vengono giudicate favorevolmente le richieste di nuove concessioni edilizie in terreni di pertinenza agricola.
Il senso è mettersi insieme per potere incidere sulle scelte di gestione del territorio.
Le cose belle nascono dal cuore, l'idea è un'astrazione fino a che non si confronta con la pratica. Il nostro villaggio esiste perchè chi lo vuole ha un rapporto diretto con la terra, vi affonda le mani, soffre con le piante per la troppa siccità prima di quell'odore di pioggia che apre ad una gioia intima.
Nel nostro villaggio non si butta niente, perchè quello che la natura ci dona è sacro. Nel nostro villaggio ogni persona è unica. Ciò che ci unisce sono le nostre scelte di vita ed il nostro amore per la natura.
Sperimentare senza cadere nella trappola della fretta del dover fare.
Non smarrire il senso dell’origine.
Il confronto tra la nostra idea e la realtà non è scontato.
Economia ecosolidale:
Attenzione all’impatto ambientale nei gesti quotidiani attuando la raccolta differenziata con stoccaggio in loco per favorire il riciclaggio dei materiali.
Risparmio energetico: razionalizzazione dei consumi.
Vicinanza territoriale. Sentieri.
Evidenziare risorse locali che non necessitano di lunghi trasporti.
Nuclei abitativi progettati per ridurre al minimo l'impatto
ambientale; Ottimizzare il rapporto tra le costruzioni ed il contesto nel quale viene inserito.
Privilegiare la qualità della vita ed il benessere psico-fisico dell’uomo;
Salvaguardare l'ecosistema;
Impiegare le risorse naturali (acqua, vegetazione, clima);
Non causare emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti, inquinamento acustico e visivo);
Concepire edifici flessibili ad eventuali rimozioni, sostituzioni o integrazioni degli impianti, e a possibili ampliamenti o cambiamenti di destinazione d'uso;
Prevedere un diffuso impiego di fonti energetiche rinnovabili;
Utilizzare materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla cultura materiale locale.
Uso di energie rinnovabili;
Autosufficienza alimentare basata sull'agricoltura biologica....
Assegno in tempo (utopico da definire)
Il gruppo:
In sociologia e psicologia sociale si definisce gruppo un insieme di persone che interagiscono le une con le altre in modo ordinato sulla base di aspettative condivise riguardanti il rispettivo comportamento. È un insieme di persone i cui status e i cui ruoli sono interrelati. Dato che gli esseri umani sono fondamentalmente animali portati a cooperare, i gruppi sono una parte vitale della struttura sociale. I gruppi si formano e si trasformano costantemente; non è necessario che siano autodefiniti e spesso sono identificati dall'esterno.
Fritjof Capra
(Vienna, 1 febbraio 1939) è un fisico, economista e scrittore austriaco. Si è occupato anche di sviluppo sostenibile, ecologia e teoria della complessità.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fritjof_Capra (cache)
Cognizione – Conoscenza: Connessione di secondo livello
Compress press = Insieme
Una strutture che connette
Contenere \ Delimitare
Il soggetto si guarda intorno e prende atto dell’ambiente.
Ambiente fisico e naturale
a)Caratteri fisici del territorio: Suolo, acqua, aria, clima
b) Il mondo vegetale
c) Il modo animale
Percepire: Prendere attraverso, percepire (per capire), prendere mediante, per mezzo di…
Figurazione: Atto del figurare. Fingere \ Plasmare. Dare forma
Simbolizzazione: Symbàllein (greco) Syn = Insieme Bàllein = Mettere
Connettere: Selezionare, integrare percezioni, rappresentazioni, immagini
Dare forma: Fantasma. Phantàzo = Io mostro, io appaio
Il soggetto sente il bisogno di rapportarsi con gli altri, si identifica per affinità ed intenti con un gruppo che fa parte della comunità di appartenenza. Egli ha bisogno di produrre per la sua sopravvivenza fisica ed intellettuale; cerca la maniera migliore di comunicare attraverso i modi e gli stili della socializzazione umana. Userà i linguaggi naturali che la sua ricerca interiore avrà affinato, l’intuito. Vorrà stare bene in salute e divertirsi. Dovrà trasformare la vita associativa, con l’acquisizione di maggiori informazioni e la vita sociale attraverso iniziative di altri gruppi oltre a quello di appartenenza: mostre, concerti, uso dei beni culturali (uso, conservazione, produzione del patrimonio).
Questo produrrà lo stile di vita della comunità, in armonia con la natura e la società.
Trattto da : Let us stop speaching abaut the global village.
In Interculture (ediz. Canadese n: 81, 1983) di Raimon Panikkar
Un vero villaggio non prevede di avere una prospettiva globale. Difende la propria visione, i propri colori, suoni e odori. Un villaggio è un grappolo di case, è un vicinato, una parola che deriva dal latino vicus e dal sancrito veshas e che significa casa, abitazione, insediamento di vicini (in spagnolo si dice ancora vecinos).........
Un villaggio non può essere globale. E' al contrario, un microcosmo. La vita si svolge all'interno e non ha quindi bisogno di diffondersi capillarmente su tutto il globo.
Non è una sfera ( un globo) su cui scivolare o attorno alla quale girare. Un villaggio non è mobile e ha radici.
Ha il suo linguaggio, le sue usanze, i suoi ritmi. E ha certamente i suoi furfanti, ma non c'è bisogno dell'interpol per rintracciarli...........
Nulla è più differenziato di un villaggio. All'interno di esso ogni persona ha una faccia, un nome, perfino un soprannome. L'anonimato è impossibile perché gli abitanti del villaggio non sono una massa..........
Ciò di cui abbiamo bisogno sono molti villaggi, ciascuno consapevole di essere il centro del proprio mondo, il cuore dei propri abitanti, ma collegati da sentieri lungo i quali possano viaggiare i pellegrini (non i turisti) tenendo così in contatto un villaggio con l'altro.
La tecnologia è il mondo dei mezzi. Quali sono i fini.
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Per un dialogo aperto e costruttivo:........